Ancora incertezze per quanto riguarda la tanto attesa e temuta riapertura delle scuole dopo la pandemia di questi mesi. E’ scontro aperto intanto tra Governo Nazionale, esperti, epidemiologi e Regioni per le modalità di ripresa delle lezioni.
A tener banco la questione dell’utilizzo delle mascherine in classe. Il Comitato Tecnico Scientifico su questa questione è stato chiaro: i dispositivi vanno usati dove non è possibile tenere il distanziamento e solo per tutti coloro che hanno più di sei anni di età. Altro bandolo della matassa, la situazione dei trasporti, ancora incerta anche questa modalità.
Intanto i giorni passano e il 1° settembre è vicino, giorno in cui si dovrebbe ripartire con il recupero degli apprendimenti, il 14 settembre, invece dovrebbe restare la data per l’avvio ufficiale dell’anno scolastico.
Per domani, intanto, è fissata una seduta straordinaria della Conferenza Regioni e Province autonome. Su tale questione, ad intervenire anche i sindacati, che lamentano una scarsa se non nulla organizzazione.
Se da una parte, a livello nazionale, avevano ribadito più volte l’insufficienza delle risorse volte a garantire organici adeguati e investimenti strutturali sull’edilizia scolastica, dall’altro a livello locale, evidenziano in Molise un grave ritardo sugli interventi di competenza degli Enti Locali.
Per tutta l’estate ribadiscono le sigle, di aver allertato Regioni, Province e Comuni per convocare le Conferenze dei servizi e per raccogliere le criticità e le proposte estendendo la partecipazione alle Organizzazioni Sindacali. Con le regole attuali di distanziamento, molti studenti rischierebbero di restare a piedi.
Ora si paventa la necessità di recuperare il tempo perduto, ma quello che sottolineano è il ritardo con cui si sta intervenendo su tale situazione, anche in virtù dell’assenza di una cabina di regia regionale sul tema.
Nel territorio, la situazione è ancora più critica, poiché anche l’edilizia scolastica, da tempo è al centro delle attenzioni.