Segnali incoraggianti di ripresa in Molise per il trasporto pubblico ferroviario

Non mancano le emergenze nel trasporto ferroviario del Molise, nonostante i passi in avanti fatti per l’elettrificazione della linea che dal capoluogo conduce in direzione Napoli e della Capitale. Intanto la Regione ha espresso il desiderio di riaprire anche le vetuste tratte interne per Termoli e per Benevento. A parere del Movimento Consumatori ci sono le condizioni per puntare al rilancio del sistema di trasporto regionale su rotaie.
Ma nel corso degli ultimi anni la trascuratezza delle Ferrovie dello Stato è stata grave, con la complicità di una classe politica troppo spesso assente. Il cattivo funzionamento della rete molisana, le ricorrenti chiusure estive per lavori mai eseguiti, hanno fatto capire al Movimento che si trattava di azioni per depotenziare la linea ferroviaria in favore di quella su gomma.
La strada è ancora lunga ma qualcosa si inizia ad intravedere, a partire dai primi anche se pochi convogli nuovi, i 90 milioni di euro di debiti della Regione Molise verso FS ripianati dal governo nazionale, fino al finanziamento per l’elettrificazione attivato sulla tratta da Roccaravindola fino al capoluogo. Trenitalia, poi, si è impegnata ad utilizzare il più possibile vagoni di recente generazione.
La riapertura delle tratte chiuse comporterà un maggiore fabbisogno di motrici e un riutilizzo di quelle vecchie che resteranno in servizio. Ciò significa riportare almeno un punto di manutenzione alla stazione di CB. Infine va ascoltato l’allarme dei sindacati che hanno rilevato nel bilancio di previsione dello Stato il prelievo di 300 milioni dal Fondo nazionale del trasporto, 2 milioni in meno la perdita per il Molise.

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