Emergono posizioni assai distinte dalla proposta progettuale di intervenire sulla costa molisana di Montenero di Bisaccia, interessata da un progetto davvero imponente che intende costruire una vera e propria cittadina, dotata di moltissimi alloggi e servizi, per attirare migliaia di turisti e favorire un sostanzioso profitto agli investitori.
Posizioni espresse da chi, pochi in verità, sarebbero favorevoli alla realizzazione per le varie opportunità di sviluppo e per fini occupazionali ed altri, i più, che al contrario ritengono si vada a cementificare una zona di pregio, rimettendoci alla grande, con una ricchezza economica che non finirebbe nelle tasche dei molisani e con la possibilità di un lavoro di manovalanza e poco più.
Il Progetto, denominato “South Beach”, comunque sta richiamando attenzione e soprattutto molte azioni di lotta ed iniziative tese a scongiurare il pericolo del cemento.
Tra le azioni rientra l’interrogazione, presentata da Micaela Fanelli, che chiede al Presidente della Regione notizie e delucidazioni, una richiesta che si rende necessaria perché egli, infatti, adotta la tecnica dello scaricabarile e grazie ad una delibera di Giunta, la n. 67, istituisce un fantomatico Comitato tecnico e non ancora rivela le sue intenzioni.
L’interrogazione, quindi, chiede quali siano le informazioni sulla percorribilità tecnico-giuridica, ma anche sulla volontà politica sua e della sua maggioranza.
Tra coloro che sottolineano uno stato di profonda attenzione sulle decisioni da assumere, c’è anche il parlamentare molisano del Movimento 5 Stelle, Antonio Federico.
Afferma che “un maxi complesso residenziale da 3 miliardi di euro di investimento non deve passare inosservato in una regione piccola come il Molise e le istituzioni, come tutti i soggetti coinvolti, hanno il diritto-dovere di vagliarne ogni aspetto e di farlo considerando ogni dettaglio.
Il progetto è ora all’attenzione della Regione Molise a cui il Comune che ha chiesto l’attivazione di un Tavolo tecnico. C’è, a questo punto, da valutare l’impatto dell’opera sull’occupazione regionale e c’è da rispondere alla preoccupazione dei cittadini che semplicemente amano la propria terra”