La notizia, data per certa, arrivò negli ultimi mesi dello scorso anno, fu diffusa dai siti del settore dell’economia e subito creò apprensione, soprattutto tra le maestranze della Sevel di Atessa e di altre aziende dell’indotto automobilistico: la dirigenza della Stellantis stava lavorando per l’apertura in Polonia di un nuovo stabilimento, che si sarebbe occupato unicamente della produzione di furgoni e veicoli commerciali.
Da qui la preoccupazione fortissima circa il futuro appunto della Sevel, da parte dei moltissimi lavoratori molisani che in questa azienda si impegnano da anni.
La notizia incassò, l’11 ottobre 2021, la secca smentita del Ministero dello Sviluppo Economico, che in un comunicato ufficiale aveva fornito le rassicurazioni, sottolineando l’assenza della volontà di Stellantis di delocalizzare in Polonia la produzione in atto nello stabilimento abruzzese.
La parlamentare afferma “delle due l’una: o Stellantis si fa letteralmente beffa del Governo e dei Ministri Giorgetti e Orlando oppure sono i Ministri che stanno prendendo in giro le lavoratrici ed i lavoratori”.
La domanda è lecita, perché nel mese dicembre, l’onorevole Testamento, oggi nel Gruppo Misto alla Camera, aveva prodotto una specifica interrogazione, relativa ai ruoli che l’Azienda intende attribuire agli stabilimenti italiani.
Inutile dire che non c’è stata ancora alcuna risposta.