Sequestrate tra Campobasso e Chieti 3,5 tonnellate di pesce senza etichettatura

Un’operazione di monitoraggio intensivo della filiera ittica ha portato al sequestro di ben 3,5 tonnellate di pesce senza etichetta ed all’irrogazione di sanzioni per oltre 5.000 euro. Il tutto è il risultato di un’attività condotta dal Nucleo Centrale Ispettori Pesca della Direzione Marittima di Pescara. I prodotti ittici, detenuti in depositi per lo stoccaggio di pesce congelato nelle province di Campobasso e Chieti, sono stati trovati privi dell’etichettatura obbligatoria, fondamentale per garantire la tracciabilità della merce.

L’etichettatura, che deve indicare il luogo e il momento della cattura, è un requisito imprescindibile per la commercializzazione. La mancanza di tale certificazione ha fatto scattare l’azione delle autorità, in quanto la detenzione e la messa in commercio di pesce privo di tracciabilità rappresentano un illecito e un potenziale rischio per la salute dei consumatori.

Il Direttore Marittimo di Pescara, Capitano di Vascello Fabrizio Giovannone, ha dichiarato: “Le attività di controllo e vigilanza sulla filiera della pesca continueranno senza sosta, con l’obiettivo di tutelare i consumatori finali, i commercianti che rispettano le regole e il mare, che è il cuore delle attività marittime. È importante ricordare che l’acquisto e la commercializzazione di prodotto ittico non tracciato è un illecito perseguibile per legge, oltre a rappresentare un pericolo per la salute pubblica”.

L’operazione mette in luce ancora una volta l’importanza della tracciabilità del pescato, non solo per la corretta gestione del mercato, ma soprattutto per la sicurezza alimentare. Le autorità invitano i consumatori a verificare sempre la provenienza e la qualità dei prodotti ittici acquistati, per evitare di alimentare pratiche illecite che danneggiano la salute e l’economia legale.