Sequestrati 35 mila euro all’impiegato che incassava i ticket sanitari

Il peculato è un reato di per sé sicuramente grave, perché in genere è riconducibile a funzionari ed impiegati, che si approfittano delle loro mansioni nel servizio pubblico.

Questa volta il protagonista è un dipendente dell’Azienda Sanitaria, che era addetto alla riscossione dei ticket e che, a fronte dei primi esiti investigativi, ad aprile di quest’anno era stato, come misura cautelare, sospeso dal pubblico servizio, con la finalità di interrompere il percorso delinquenziale.

Adesso, solo qualche giorno fa, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Isernia ha decretato un sequestro preventivo di beni e denaro dell’impiegato, sequestro operato dai Carabinieri del Nas di Campobasso, che hanno proceduto a sequestrare 11mila 520 euro in denaro giacente sui conti correnti dell’indagato, 10mila 179 euro in valori mobiliari e 12mila 846 euro in valori immobiliari.

Intanto le indagini hanno comprovato ulteriori condotte di reato, sempre relative all’appropriazione del denaro pagato in contanti dagli utenti per le prestazioni prenotate ed effettivamente svolte, prestazioni però occultate o cancellate negli ambiti della contabilità.

 

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