Elvio Romano, Danilo Ciolli, Michele Iavagnilio e Vittorio Tagliente, tutti di 25 anni. Poi Luana Paglione di 40 ed Ernesto Sferra di 80 anni. Sono le sei vittime molisane del terremoto che il 6 aprile del 2009 ha colpito l’Aquila e decine di paesi del circondario. Come loro, sotto le macerie delle proprie abitazioni, persero la vita altre 303 persone. Studenti, lavoratori, famiglie che quella notte, alle 3e32, quando la terra tremò con forza inaudita, furono colti dal terrore e dalla distruzione.
A distanza di 10 anni restano dolore ed emozioni
Il ricordo torna con forza e da più parti giunge vicinanza alle famiglie dei 6 molisani. Così dalla consigliera regionale Filomena Calenda che sottolinea come ‘il tempo lenisca il dolore, senza però cancellarlo. Un dolore che rimane in un angolo recondito del proprio cuore a memoria di ciò che è stato e di quelle storie di vita in cui sono svaniti sogni, progetti e certezze, che si sono interrotte in una manciata di secondi”
Per il Molise intero, gli eventi sismici rappresentano una ferita sempre aperta come quella della perdita di 27 bambini e della loro insegnante che, a San Giuliano di Puglia, il 31 ottobre del 2002, rimasero schiacciati dal crollo del solaio della scuola a seguito di una forte scossa di terremoto.