Sono circa 30 i Sindaci che sono critici con le scelte attuate per il Contratto Istituzionale di Sviluppo del Molise

Non ci stanno, molti Sindaci dei Comuni molisani, ad incassare l’esclusione dalla graduatoria approvata e predisposta per accedere ai finanziamenti del Contratto Istituzionale di Sviluppo del Molise.

Il loro punto di vista appare molto critico e si rivolge essenzialmente alle modalità utilizzate per le scelte attuate, modalità che si sono inserite in un percorso che appare a molti di loro incredibilmente ambiguo e non garante di democrazia e di correttezza.

A tal riguardo, una trentina di loro si sono riuniti ed hanno sottoscritto un documento, inviato al Presidente del Consiglio Conte, all’Amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, al Presidente della Giunta regionale, Donato Toma ed ai Prefetti di Campobasso ed Isernia, Maria Guia Federico e Cinzia Guercio, documento nel quale esprimono tutte le loro perplessità erd avanzano richieste di chiarimenti sulle modalità complessive utilizzate per la predisposizione della graduatoria.

Letteralmente, infatti, chiedono “un opportuno e sollecito incontro al fine di avere chiarimenti circa il metodo di selezione ed assegnazione dei fondi,che appare discrezionale e non rispettoso di quelli che sono gli intenti dichiarati in sede Istituzionale”.

Specificano che “la progettualità richiesta e che ogni Comune partecipante ha prodotto, sembra non essere stata valutata in virtù dei criteri verbalmente enunciati, ma che gli stessi siano stati puntualmente disattesi nella fase selettiva”.

Per questo i circa 30 Sindaci, richiamandosi ai principi della trasparenza per gli atti di ogni Amministrazione pubblica, chiedono “di essere edotti sull’iter di valutazione, ivi compresa la composizione del Collegio valutativo, ultimo step di una procedura” – affermano – “che appare non possedere alcun requisito di evidenza pubblica”.

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