Misure cautelari in carcere per tre persone legate al clan camorristico Sautto-Ciccarelli ritenute responsabili di estorsione aggravata dal cosiddetto ‘metodo mafioso’ e dell’uso di armi, nonché di spaccio reiterato di cocaina per un quantitativo complessivo di circa 5 kg. L’intervento della Guardia di Finanza e del Comando Provinciale dei Carabinieri nelle primissime ore di questa mattina, su ordinanza emessa dal Gip del Tribunale del capoluogo molisano. Una indagine portata avanti a seguito delle dichiarazioni di un pusher finito nelle maglie della giustizia in occasione della nota operazione antidroga Piazza Pulita.
L’uomo ha raccontato agli inquirenti di aver ricavato dalla vendita dello stupefacente a Bojano e dintorni 500mila euro. Lo stesso era stato indotto a ‘rifornirsi’ dai campani a seguito di condotte estorsive che gli arrestati avevano avanzato nei suoi confronti.
La vicenda in questione costituisce la terza indagine culminata appunto nelle misure cautelari nell’arco di un anno e mezzo. Resta la preoccupazione per il fenomeno dello spaccio di droga, reato dal quale ne scaturiscano inevitalemte altri.
Questa mattina, a Campobasso, una conferenza stampa in cui sono stati illustrati tutti i dettagli.