Una situazione sempre più negativa e che continua a tenere banco a livello nazionale. Parliamo della questione Stellantis che vede lavoratori e lavoratrici in un futuro che si prospetta piuttosto nero.
Stando a quanto già denunciato dai sindacati di categoria, la strategia dell’ex Fiat sembrerebbe – con la scusa di far fronte alla transizione verso il “verde” – continuare con licenziamenti e uscite “incentivate”.
In tutto questo marasma è coinvolta anche Termoli dove, di pari passo con il resto delle realtà coinvolte, la musica è sempre la stessa.
“È emersa – ha dichiarato il coordinamento delle sinistre in una nota – la possibilità di riassorbire alcune centinaia di maestranze ma, come fa comodo ai padroni, con nuove tipologie di contratto “snelle”, meno vincolanti: in pratica, riassumere personale a nuove condizioni flessibili, cioè meno garanzie e tutele rispetto a prima e rischio concreto di essere licenziati al primo capriccio del mercato”.
Non soltanto problemi circa i lavoratori della Stellantis, le note dolenti riguardano, infatti, anche l’avvento della gigafactory sulla costa.
Ci sarebbero, così, danni di natura ambientale da non sottovalutare, considerando che il nuovo progetto industriale richiede spazi ampi e risorse idriche.
“Considerato che la giunta regionale esprime gli interessi dei padroni – ha concluso il coordinamento – lanciamo un appello alle lavoratrici e ai lavoratori, a cui esprimiamo tutta la nostra vicinanza, a contare sulla propria forza e sulla propria indipendenza di classe per organizzare una risposta adeguata all’offensiva padronale”.