Incensi e profumi per ambienti potenzialmente cancerogeni, e poi orecchini, bracciali, collane, anelli e diversi preziosi falsi, e forse tossici. Sono oltre 23 mila i prodotti non in regola con la normativa sull’etichettatura rinvenuti e sequestrati dalle Fiamme Gialle del Comando provinciale di Pescara nell’ambito del piano d’azione “Stop Fake”, a tutela dei consumatori e della salute pubblica contro il commercio del tarocco e la riproduzione illecita dei beni.
Nel dettaglio, bastoncini d’incenso per ambienti, di varie fragranze e colori, non conformi ai criteri previsti dal Codice del Consumo e pericolosi per la salute, a causa del rilascio, in fase di combustione, di sostanze altamente tossiche ed irritanti per le vie respiratorie.
I prodotti non sicuri sono stati trovati esposti in vetrina o sugli scaffali, fra la merce venduta regolarmente da un giovane shopper, cittadino del Bangladesh, durante le ispezioni condotte dai finanzieri nei confronti di negozi casalinghi e bigiotteria.
Le indagini infatti, partite dall’analisi dei flussi merceologici provenienti dall’Estremo Oriente, hanno consentito di mappare le attività delle società locali, quantificandone il rischio di contraffazione. La diagnosi investigativa e il conseguente follow up sul falso destinato al territorio della provincia, hanno portato, quindi, ad intervenire con sopralluoghi nei punti vendita target.