Strisce blu ad Isernia: il Tribunale rigetta il ricorso della A.J. Mobilità

Il Tribunale di Isernia ha rigettato il ricorso che la Società privata che ha gestito e gestisce i parcheggi a pagamento, la A J Mobilità, aveva proposto, con urgenza, chiedendo all’Amministrazione comunale, sulla base di un asserito “contratto di aggiudicazione” praticamente due cose: l’utilizzo di altri 110 stalli blu nella zona di via Berta e dell’Auditorium ed i compensi, nella forma di 8 euro più Iva, per ogni multa “regolarmente” incassata dal Comune.

Una richiesta che la Società ha formalizzato per il motivo che il Comune non avrebbe rispettato i termini contrattuali.

Il Giudice, nell’analisi della vicenda, ha ritenuto di non accogliere l’istanza, sottolineando l’infondatezza della richiesta, per la mancanza di un contratto di affidamento a rogito del segretario comunale, come affermano alcune Associazioni molto attive nel capoluogo pentro e provincia, un contratto per l’accesso alla presunta concessione.

Dunque non esiste alcun obbligo e diritto contrattuale che la A J Mobilità può vantare, indicando essa stessa come contratto un semplice verbale di affidamento di urgenza, che è illegittimo per il fatto che la modalità di affidamento è vietata per gli stalli blu dal codice dei contratti pubblici.

A questo punto, affermano i responsabili dell’Associazione Contro Illegalità e Mafie “Antonino Caponnetto” e dell’Associazione Tutela dalle Ingiustizie, il Comune deve spegnere immediatamente i parchimetri, in quanto non esiste alcun titolo per riscuotere i ticket.