La direttiva Bolkestein ha compiuto 20 anni ma in Italia in questo lasso di tempo si sono accumulati solo forti ritardi sull’applicazione e quindi agire in emergenza attraverso proroghe per l’utilizzo delle spiagge da parte dei titolari dei Lidi che stanno provocando libere interpretazioni a livello locale.
Dal Quirinale fanno sapere che i criteri generali per il rilascio di nuove concessioni sono restrittivi della concorrenza in entrata e favoriscono, in contrasto con le regole europee, i concessionari uscenti. La direttiva Bolkestein dell’Unione Europea richiede che le concessioni balneari siano messe a bando pubblico, per garantire trasparenza e concorrenza. Per il Movimento 5 Stelle il governo nazionale di centro-destra ha fallito nel trovare una soluzione, creando un clima di incertezza che paralizza il settore turistico.
Questo comportamento irresponsabile non solo danneggia le imprese e i lavoratori, ma mette a rischio uno dei pilastri della nostra offerta turistica. Giorgia Meloni sta trascinando il settore verso una crisi profonda. È essenziale che il governo si assuma le proprie responsabilità e agisca per ripristinare un quadro normativo stabile e giusto.