ACC e Stellantis devono decidere cosa fare sulla realizzazione delle batterie elettriche per auto a Termoli e l’obiettivo di Regione, sindacati e maestranze è quello di remare nella stessa direzione al fine di preservare l’industria automobilistica del Basso Molise con tutto l’indotto.
Questo quanto dichiarato solo pochi giorni fa dal presidente della giunta Francesco Roberti e dall’assessore Andrea Di Lucente in vista del confronto a Palazzo Piacentini di Roma con il ministro Adolfo Urso. Un vertice istituzionale terminato con un nulla di fatto che preoccupa i metalmeccanici.
Il negoziato al Ministero delle Imprese ha fatto registrare sì la disponibilità del gruppo industriale Stellantis di riaprire prossimamente il dialogo per riaggiornare il piano automobilistico all’ex Fiat, ma per le sigle sindacali gli incentivi statali sono insufficienti senza politiche strutturali.
Al Governo nazionale e Stellantis viene chiesto di arrivare al più presto ad un accordo sul futuro dell’automotive in Italia. Dalla vertenza di Termoli i sindacati si aspettano la conferma dell’investimento nella futura fabbrica di batterie.
Sull’esito del dialogo di ieri nella Capitale il consigliere regionale di minoranza Roberto Gravina ha manifestato insoddisfazione. L’incontro si è rivelato solo un passaggio riepilogativo che non ha prodotto alcuna soluzione per affrontare le problematiche della vicenda industriale. Si preferisce continuare a rimandare decisioni cruciali, lasciando il Molise e i lavoratori nell’incertezza.
Gravina ha concluso sull’urgenza di un intervento pubblico per salvaguardare il progetto della Gigafactory, che non può essere lasciato nelle sole mani di investitori privati senza adeguati sostegni statali.