Tamponi gratis ai cittadini e lotta ai ‘furbetti’ del vaccino, il cuore e la battaglia di Aida Romagnuolo

C’è chi, in Molise, a proprie spese, ha deciso di garantire il tampone ai cittadini del proprio paese, e non solo. C’è chi ha deciso di battersi contro i ‘furbetti’ del vaccino, coloro che avrebbero ricevuto la prima dosa non essendo né anziani e né operatori sanitari. C’è chi ha deciso di offrire un contributo concreto, facendo emergere, nel frattempo, certe ingiustizie, puntando soprattutto il dito contro chi ha consentito a 947 persone di contravvenire a delle regole. È la consigliera regionale di Fratelli d’Italia, Aida Romagnuolo. L’esponente di centrodestra presto darà la possibilità alla sua comunità, ma anche agli abitanti di Bonefro, Colletorto, San Giuliano di Puglia, Ripabottoni, Provvidenti, Guardialfiera e Morrone del Sannio di sottoporsi, in modalità drive-in (quindi senza scendere dall’auto ed in totale sicurezza), al tampone antigenico naso-faringeo per verificare l’eventuale positività al Covid 19. Nei prossimi giorni saranno rese note date e modalità. Un gesto unico in regione al quale si affianca, appunto, la denuncia dei ‘furbetti’ del vaccino.

“Se risultasse vera la notizia della fondazione Gimbe che nel Molise il 14% dei vaccinati contro il Covid, non sarebbe né anziano, né operatore sanitario e né ospite di RSA, sarebbe disgustoso e di una inaudita gravità per chi ne ha usufruito e per chi lo ha consentito – ha rimarcato con forza Aida Romagnuolo – Spero quindi, che si faccia piena luce sull’incresciosa vicenda che vede ancora una volta emarginato i più bisognosi: malati, anziani, medici di base, dentisti, farmacisti. A trarne vantaggio i soliti furbetti che si annidano nei meandri del sottobosco dei raccomandati, i parenti, i compari e gli amici degli amici. Ovviamente –  ha proseguito la consigliera – non sparo nel mucchio e non faccio di tutta un’erba un fascio, anche perché reputo la maggioranza del personale medico e paramedico molisano, persone oneste e perbene. Adesso, aspettiamo e vediamo se ai ‘furbetti’ verrà servita la seconda dose del vaccino. Chiedo quindi – ha concluso Romagnuolo, che vengano resi pubblici tutti i nomi e i cognomi di coloro che in questa fase non dovevano fare il vaccino, incuranti che nel Molise si continua a morire e ad ammalarsi di Covid con percentuali tra le più alte d’Italia”

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