Situazione difficile a Termoli per i commercianti dei settori dell’abbigliamento e delle calzature per adulti e per le oreficerie, che, da tempo in zona rossa, sono costretti ad osservare la regola della chiusura totale dei loro negozi e punti vendita.
Un problema che li sta portando alla protesta, a causa delle incertezze economiche che li pongono in grandi difficoltà, per tante ragioni, per aver comunque rifornito di merce i magazzini senza poterla mettere in vendita, per il pericolo serio e concreto di un possibile fallimento e per l’inadeguatezza delle risorse messe a disposizione dai piani di sostegno delle Istituzioni a conforto delle perdite di fatturato che stanno subendo.
Così accade che insieme alle proteste chiedono almeno di essere ascoltati e soprattutto supportati nelle azioni di tutela della loro categoria, che nel gesto della chiusura totale è di fatto una delle poche che escono martoriate in conseguenza della pandemia.
Questa mattina intanto, in delegazione, hanno incontrato il Sindaco Francesco Roberti.
Un paio di ore di dialogo e confronto sui temi delle misure urgenti per il supporto delle attività, misure che intendono chiedere, ad un prossimo incontro. Anche al presidente Toma.
La questione sta proprio nel fatto che il “decreto sostegni” non basta a ristorare le attività, perché le risorse utilizzate coprono solo una minima parte di quella che è la concreta perdita di fatturato.
Il Sindaco Roberti, da parte sua, ha recepito tutte le richieste e si è mostrato sensibile al problema, sottolineando la volontà a farsi portavoce di un percorso che, a suo avviso, dovrebbe portare a far rientrare, ad aprile, nel prossimo bilancio regionale altre misure di sostegno, in aggiunta a ciò che sono previste dai decreti del Governo centrale.