Dopo due anni di assenza, a causa della pandemia, tornano a sfilare a Campobasso, con fierezza, i Misteri in occasione dei festeggiamenti del Corpus Domini.
Una tradizione sentita che ha chiamato all’appello migliaia di visitatori, anche da fuori Regione, che sono accorsi per le affollate e torride vie della città capoluogo per assistere ad una delle tradizioni religiose più antiche. Una giornata attesa, quella di oggi, iniziata, ben presto, al Museo dei Misteri. Dopo la preparazione in via Trento, alla presenza delle rappresentanze istituzionali di palazzo San Giorgio, i tredici Ingegni del Di Zinno lasciano la zona per conquistare la folla che li aspetta in ogni angolo. I misteri del Corpus Domini vantano una storia di grande rispetto. Paolo Saverio Di Zinno dà alla luce, grazie alla sua specializzazione in scultura, le “macchine viventi” dei Misteri del Corpus Domini: su robusti tavoloni si sviluppa una infrastruttura di ferro ed acciaio dal cui tronco si dipartono rami incrociati, di forma e lunghezza rapportate alla loro funzione, che è quella di sorreggere dei figuranti vivi. Ogni piattaforma è portata in spalla a marcia cadenzata, sorvegliata da un “capo-mistero”, da una serie di portatori. Le macchine, commissionate da tre confraternite della città (di S. Antonio Abate, di Santa Maria della Croce e della Trinità), erano mantenute dalle stesse confraternite con una rendita annuale per le spese di conservazione, vestizione e trasporto per il giorno della festa (il Corpus Domini). L’organizzazione della Processione dei Misteri coinvolge i volontari dell’Associazione Misteri e Tradizioni già a partire da alcuni mesi prima della festività. Bisogna, infatti, revisionare le “macchine”, sistemare i costumi dei figuranti, le divise dei portatori ma, soprattutto, reclutare i figuranti fra quanti, bambini e adulti, desiderano partecipare alla più sentita ed importante tradizione campobassana.
La scelta viene effettuata dal coordinatore dell’Associazione Misteri e Tradizioni principalmente in base alle caratteristiche fisiche e fisionomiche. Severo, duro e fiero, anche per questo anno, il volto della Tunzella, ruolo che per il 2022 viene affidato a Martina Timperio, la 32 enne, biologa, che con i Misteri ha un rapporto embrionale. Suo padre è un ‘attore’ dei quadri viventi da quando è bambino, idem zii, cugini e fratelli. Mancava solo lei che ha fatto oggi il suo esordio sul carro di Sant’Antonio Abate. Nulla hanno potuto i diavoli, dinanzi alla sua serietà. In ultimo, il passaggio dinanzi Palazzo san Giorgio, per coronare questo grande giorno di rinascita per la città.