La situazione ambientale della Piana di Venafro torna a destare preoccupazione nei residenti e tra i Pubblici Poteri locali, negli ultimi giorni infatti la centralina ARPA deputata al monitoraggio del livello di inquinamento atmosferico ha fatto registrare un importante innalzamento dei valori.
A partire dal l’antivigilia del 23 dicembre appena trascorsa ad oggi infatti i livelli di polveri sottili nell’aria sono aumentati sensibilmente, con un picco nella giornata del 27 di dicembre quando il valore massimo delle pm 10 è stato sforato ben 51 volte, 16 in più rispetto a quanto consentito dalla legge, ma anche i valori delle pm2,5 negli ultimi giorni hanno iniziato a destare ben più di qualche preoccupazione.
I cittadini della piana venafrana sono preoccupati di questo andamento anomalo proprio in virtù della sospetta relazione che intercorre tra l’inquinamento atmosferico e l’insorgenza di tumori nella zona.
Una relazione che ha spinto – a partire dal 20 gennaio scorso – le istituzioni a dar vita ad uno studio, condotto in accordo con il CNR di Pisa al fine di far luce su una delle principali piaghe che affliggono il territorio.
La ricerca terminerà solo agli inizi del 2022, ma prima di allora la cittadinanza vuole risposte certe ma soprattutto vuole che la politica faccia la sua parte per limitare i danni.