Soltanto pochi giorni fa, il Presidente Donato Toma aveva ripreso una affermazione della Ministra per il Sud, Mara Carfagna, relativa ad una superstrada in Molise, che potesse essere intesa come collegamento ottimale tra i due mari, l’Adriatico e il Tirreno, in una riproposizione della famigerata strada fantasma, quell’autostrada mai realizzata ma la più citata dai politici, la “Termoli-San Vittore”.
Una certezza, questa della Carfagna e di Toma, che risulta, oggi, assolutamente generica e piena di contraddizioni, cose realisticamente concrete che hanno fatto muovere il consigliere regionale del gruppo del Movimento 5 Stelle, Fabio De Chirico, a chiedere chiarezza, anche perché la Regione Molise, in questa avventura ha perso e magari sperperato già centinaia di milioni.
Sono soldi pubblici anche questi ultimi annunciati dalla Ministra e dal Presidente della Regione Molise, 120 milioni di euro, di fatto la metà di quanti furono stanziati 10 anni fa e che non servirono assolutamente a nulla.
Il consigliere De Chirico ricostruisce un po’ le vicende, ricordando che, nel 2008, all’epoca dell’inaugurazione della strada a due carreggiate, che doveva essere considerata il primo lotto dell’autostrada del Molise, ci furono mille annunci e proclami, tutti nell’entusiasmo di una nuova era, una grande immensa opportunità di sviluppo per il territorio molisano.
8,7 chilometri, che costarono alle casse pubbliche ben 78 milioni di euro, 9 milioni a chilometro.
Soldi spesi per una strada che non c’è, che non ha avuto modo di trasportare né sviluppo né sogni di grandezza.
Oggi, aggiungiamo noi, si ripete il ritornello, ancora si aprono le strade dell’illusione, si sollecita le persone a credere alla possibilità di rinnovare le vecchie trite fantasie, come a voler rinverdire un entusiasmo che appare, ancora una volta, ad esclusivo beneficio dei riscontri elettorali.
Intanto in una piccola chiusa vogliamo ricordare un altro spreco, un altro costo immenso per un’altra opera molisana dalla previsione di un costo faraonico, poco più di 5 chilometri ed una previsione di quasi 180 milioni di euro, parliamo naturalmente del lotto zero, in Provincia di Isernia, che, rispetto all’autostrada o superstrada del Molise, neanche come nome si nobilita.