Torna nel dibattito in Consiglio regionale la realizzazione e il completamento della Fresilia

Si allarga sempre di più l’attenzione delle istituzioni e dei cittadini sulla “Fresilia”, la strada considerata da molti come strategica per migliorare i collegamenti in Molise.

L’argomento è percepito di grande importanza, al punto che, del completamente dell’opera, in Consiglio regionale si è discusso, entrando in merito di tre mozioni presentate rispettivamente dai consiglieri Greco, Fanelli  e Iorio.

La discussione in aula è stata sicuramente interessanti e le votazioni dei tre provvedimenti hanno portato alla scelta, condivisa ed unanime, di una sola mozione, quella proposta dal consigliere Michele Iorio.

In essa viene ricordata la previsione, nel Fondo per lo Sviluppo e Coesione 2014-2020,  di 40 milioni per la realizzazione e il completamento della strada e viene rilevato, nelle premesse dell’atto di indirizzo, come l’inizio dei lavori per la realizzazione dell’ultimo tratto dell’arteria, sarebbe previsto per il 1° marzo 2022, mentre il completamento sarebbe fissato per il 30 giugno 2025.

Il progetto dell’opera è, dunque, già definito, tutto è pronto, tanto che l’Amministrazione provinciale di Isernia ha già richiesto la Valutazione di Impatto Ambientale e il Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale, documenti necessari per l’inizio concreto dei lavori.

Si ricorda anche come si sia già provveduto, a fine 2021, a richiedere al Ministero dei Beni Culturali la decisione definitiva sul parere ambientale per pianificare l’attraversamento della “Fresilia” sul territorio di Bagnoli del Trigno.

Resta, a questo punto, l’Impegno del Presidente Toma, spinto dalla mozione, a lavorare alla rimozione di tutti gli ostacoli.

Intanto giunge la soddisfazione del Consigliere Iorio per l’eventuale accelerazione di una vicenda che si trascina irrisolta da molto tempo e alcune rivendicazioni del Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, che  condanna quella che considera una inerzia del governo regionale, che, attraverso l’eventuale riprogrammazione dei 40 milioni di euro, sta facendo saltare il banco.

 

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