Troppe aziende non essenziali aperte nella Penisola, occorrono maggiori controlli

In tutta Italia decine di migliaia di imprese non essenziali stanno aggirando l’obbligo del fermo delle attività: è la denuncia odierna di Rifondazione Comunista.

Persino in provincia di Bergamo nonostante i numerosi decessi troppe imprese persistono in comportamenti socialmente irresponsabili. Per questo il Partito scrive ai Prefetti per rendere pubblici gli elenchi delle aziende attive e di quelle che hanno richiesto deroghe per riaprire.

Rifondazione Comunista inoltre invita le Prefetture ad attivare gli Ispettorati del Lavoro e le forze dell’ordine per controlli a tappeto per fermare le produzioni non essenziali.

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