Ci interroghiamo da anni con le varie Associazioni di quel fenomeno triste e complesso che è rappresentato dal disagio, soprattutto psicologico, che colpisce alcuni addetti delle Forze dell’Ordine e dei Militari.
Ci torniamo oggi, anche perché non sempre possiamo raccontare il Paese nella migliore forma possibile e soprattutto nella luce che tutto va bene.
Ancora una volta dunque ci confrontiamo con l’Associazione ConDivisa, attraverso il coordinatore del Molise, Gianni Alfano, che è in prima linea nella considerazione del problema e lavora per un percorso di serenità nel settore.
Ne vogliamo parlare anche perché a Capodanno è accaduto il primo evento tragico, che ha interessato un Carabiniere Forestale, un Brigadiere Capo di 54 anni, che si è suicidato a Sabaudia, usando la sua pistola d’ordinanza.
Il primo suicidio del 2023, che apre un anno che si spera non sia tragico come il 2022, che si è chiuso, secondo l’apposito Osservatorio, con ben 72 episodi: 14 Carabinieri, di cui 5 carabinieri forestali; 8 finanzieri, 7 soldati dell’Esercito; 5 agenti della Polizia Penitenziaria (+ 1 tentativo di suicidio); 21 poliziotti, di cui uno da poco in pensione (+ 3 tentativi di suicidio); 6 agenti della Polizia Locale; 6 guardie giurate; 2 vigili del fuoco; 2 avieri dell’Aeronautica militare ed 1 marinaio.
Una situazione difficile, che riguarda tutti i territori, compreso il Molise, un insieme di dati che mostrano un problema assai grave, che non può essere taciuto o coperto da disinformazione, ma affrontato dagli Enti e dalle Istituzioni, perché è assolutamente grave e si si verifica troppo spesso nei settori della sicurezza e della lotta al crimine, settori che negli ultimi anni sembra stiano producendo davvero troppi disagi e troppi dati negativi sulle qualità psicologiche ed umane degli addetti.