Troppi debiti per famiglie, artigiani e negozianti, a rischio di usura, chiusure e fallimenti

La verità è che, nonostante i proclami di ripresa, la situazione delle famiglie italiane è decisamente grave, sono, infatti, sempre più indebitate e stentano a praticare una vita serena.

Identica realtà per gli artigiani ed i negozianti, soprattutto quelli che operano nelle cosiddette prossimità, che lamentano la crescita dei costi e l’impossibilità di ottenere profitti adeguati a poter sopravvivere delle proprie attività.

Condizioni davvero assai difficili, che raccontano di come i debiti complessivi delle famiglie italiane si siano assestati su un livello record di oltre 595 miliardi di euro, segnando un aumento del 3,5% rispetto al 2021.

I dati della Banca d’Italia raccontano queste difficoltà meglio di tanti saggi sulle condizioni economiche, dati che ci dicono come a Milano e Provincia troviamo le famiglie più indebitate d’Italia, seguite da Monza-Brianza e Bolzano, mentre il fanalimno di coda è rappresentato da Enna, Vibo Valentia, Agrigento e Reggio Calabria.

Le Province molisane di Campobasso ed Isernia sono piazzate abbastanza in coda alla classifica, con Campobasso al 92esimo posto su 107 ed Isernia al 99esimo.

Le loro variazioni d’aumento 2022-2021 sono rispettivamente del + 1,5% e del +4,3%.

I rischi, comunque, sono notevoli, primo fra tutti il ricorso agli usurai e poi, soprattutto per artigiani e commercianti, le chiusure ed i fallimenti delle loro attività.

A rischiare più di tutti appaiono quelli che operano nelle cosiddette promissità, gli artigiani ed i negozianti che spesso troviamo sotto casa e che ultimamente soffrono terribilmente a far sopravvivere le loro attività.