“Hanno utilizzato i soldi di tutti gli italiani, compresi quelli che faticano ad arrivare alla fine del mese, per ristrutturare castelli con il Superbonus – si legge nella nota di Fratelli d’Italia -. Una misura che per ogni italiano è costata circa 2mila euro. Per questo motivo è incredibile riscontrare che, mentre molte aziende rischiano di fallire, la Procura di Isernia stia indagando su una presunta maxitruffa milionaria su lavori mai eseguiti di alcuni castelli per i quali sono stati chiesti i benefici fiscali”.
Così l’interpellanza depositata da parte dei deputati Giovanni Donzelli e Tommaso Foti per chiedere al Governo se i manieri finiti al centro dell’inchiesta della Procura e della Guardia di Finanza della seconda Provincia del Molise, su presunte truffe sui bonus edilizi, avessero effettivamente diritto alle detrazioni del 110 per cento.
“La normativa – continua la nota – prevede infatti che il Superbonus spetti solo agli edifici di pregio aperti al pubblico”.
Due società e quattro le persone coinvolte, inizialmente agli arresti domiciliari: due imprenditori, un commercialista e un ingegnere per un raggiro nei confronti dello Stato che ammonta a circa sette milioni di euro. Nei giorni scorsi il Tribunale per il Riesame di Campobasso ha deciso di sostituire le misure domiciliari con l’interdizione, la sospensione e il divieto di svolgimento dell’attività professionale per la durata di tre mesi.