Per il reato di frode informatica gli agenti della Questura di Isernia hanno denunciato una rumena di 33 anni residente in Liguria.
La donna ha carpito le credenziali di accesso della posta elettronica della vittima prescelta, una isernina, ignara di essere “spiata” al fine di studiarne le maggiori attività economiche poste in essere.
La giovane aveva aperto un conto corrente presso una banca tedesca con sede in Milano, presentando all’operatore bancario un documento contraffatto mediante clonazione, in tutto simile, tranne che nella foto, ad un documento appartenente ad una ragazza della provincia di Milano che non ne aveva denunciato la sottrazione e/o lo smarrimento.
Quindi la straniera si era introdotta abusivamente nella casella di posta elettronica di una signora della provincia di Isernia e, nell’ambito di un instaurando rapporto di compravendita di beni, le aveva chiesto di effettuare il pattuito versamento sul c/c prima indicato. La signora in buona fede aveva effettuato il versamento, senza però ricevere alcunché in cambio. Anzi, la ditta con la quale si era precedentemente accordata, l’aveva avvisata di non aver ricevuto nulla.
A quel punto la donna, compreso di essere caduta in un tranello, aveva denunciato il fatto alla Polizia che hanno avviato le indagini.