Se si pensa al modo in cui viene trattata la tutela della salute dei molisani, il percorso che subito si collega è il grande, immenso senso di ambiguità che interviene pesantemente nella conduzione delle tante vicende che riguardano ed hanno riguardato il sistema sanitario regionale, che ha viaggiato, in questi anni di gestione istituzionale diverse, centrodestra, centrosinistra e di nuovo centrodestra, attraverso criticità, dismissioni, chiusure, tagli e proteste, tante proteste dei cittadini, sempre inascoltate, anzi mortificate e perfino derise.
Abbiamo pensato all’ambiguità di chi dirige tutto il traffico sanitario, questa mattina, dopo che nella giornata di ieri abbiamo attraversato varie fasi sul fronte del covid.
Prima di tutto il nostro commento sui nuovi morti, dei nuovi contagi, di zone rosse e degli allarmi diffusi, poi la convocazione a Roma dei Commissari, la notizia circa il nulla osta del Ministro Speranza a mettere a disposizione parte del Vietri di Larino nel segno dell’anticovid, usando anche i macchinari e il personale della Neuromed, che aveva offerto la struttura della Fondazione Pavone di Salcito e che non era stata non accettata.
E si è concretizzato il trionfalismo che ha legato questa soluzione, alimentando la vittoria del popolo molisano, soddisfatto, per questione di sopravvivenza, anche dell’impiego, pagato profumatamente con denaro pubblico, del privato.
Poi la notizia serale, quasi notturna, al termine della riunione dell’Unità di Crisi, dell’abbandono, dicono temporaneo ma da noi tutte le cose temporanee sono di fatto diventate definitive, dell’idea Vietri anticovid, e l’orientamento verso Gemelli Molise, che si è reso disponibile di altri 20 posti letto per trattamenti sub intensivi, attraverso personale ed apparecchiature della Neuromed.
Come a dire “abbiamo scherzato”, decidendo di cambiare in poche ore la decisione presa, che era stata autorizzata dal Ministro.
Un gioco davvero ambiguo, che dobbiamo non dimenticare, ma annotare per bene nel libro della nostra memoria, per una ragione semplicissima, qui in Molise, tra strategie, pettegolezzi, decisioni contraddittorie e commistioni terribili tra pubblico e privato, si sta davvero decretando la fine dei diritti dei cittadini, si sputa quotidianamente sulla Costituzione, si calpestano le vite di quanti ci hanno rimesso la pelle, a causa di questa immane ambiguità.