Sono numerose le imprese molisane risultate penalizzate dalla pandemia e per molte di loro la situazione attuale è tornata appena sufficiente, mentre per altre, nonostante la zona bianca e le varie aperture, le condizioni appaiono difficili e complesse.
In tutto questo emergono i ritardi nell’erogazione dei contributi, che a quattro mesi dal secondo bando, risultano pari a zero.
A sottolineare la questione è Valerio Fontana, uno dei portavoce del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale.
Afferma, infatti, che “La sopravvivenza di centinaia di aziende molisane è a rischio a causa dell’inefficienza della Regione Molise e degli ingiustificabili ritardi delle strutture amministrative”.
Parla appunto della seconda edizione del bando per le sovvenzioni a fondo perduto, quelle risorse destinate alle imprese molisane che hanno subito, nel periodo, gravi cali di fatturato.
Il consigliere regionale sottolinea come questa sia “una incredibile manifestazione di indifferenza nei confronti di chi versa in condizioni di difficoltà. Indifferenza che si accompagna ad una ormai palese incompetenza amministrativa.
Ma entra ancora più in merito delle vicende, specialmente quando afferma che “questa volta, l’ente chiamato a gestire l’erogazione dei fondi e a curarne l’istruttoria è ‘Sviluppo Italia Molise’, la società le cui quote sono detenute al 100% dalla Regione Molise.
“Nella prima edizione del bando, passata alle cronache col nome di ‘click day’ – scrive – la Regione Molise pubblicò l’elenco delle imprese beneficiarie in 28 giorni e inviò loro le pec di accoglimento dell’istanza dopo altri 20 giorni. Paradossalmente la Regione Molise, nonostante le ben note carenze che la contraddistinguono, è stata più performante lavorando in autonomia rispetto ad oggi che, invece, si avvale dell’ausilio di un’intera azienda sub-regionale, una società con 24 dipendenti, che costa ogni anno ai contribuenti molisani oltre 2 milioni di euro”.