Il loro impegno è rivolto contro le sperequazioni sociali e le disuguaglianze economiche dei territori.
Parliamo dei numerosi cittadini, docenti e studenti che si sono ritrovati in un percorso comune, che ha prodotto, solo poco giorni fa, l’iniziativa a Campobasso delle Lanterne e dei Grembiulini.
Oggi propongono un appello specifico, contenente alcune considerazioni sul mondo della scuola, un appello che inviano alle varie figure istituzionali e ai dirigenti regionali del sistema scolastico.
La scuola deve saper fare da collante e non essere punto di disgregazione, di distanza, di chiusura dei rapporti sociali nelle aule, tra alunni tra loro e con i loro insegnanti.
Una iniziativa che si rivolge anche e soprattutto al Ministro, perché si impegni fattivamente sul versante logistico – e non solo – per rendere attuabile, in sicurezza, la ripartenza a settembre delle scuole molisane.
Bisogna “recuperare, dopo la dolorosa esperienza del covid 19, una più genuina finalità: garantire agli studenti una formazione che non sia una arida somma di contenuti, bensì una somma di valori da interiorizzare sul piano conoscitivo, razionale e sentimentale. Questo lo si può fare lì dove non esiste il dispari ma il pari, ossia nelle aule scolastiche deputate a formare il cittadino democratico e non l’uomo economico, cui il modello aziendale degli ultimi anni aspira”.
“Proprio l’esperienza straniante che abbiamo vissuto” – sottolineano – “dovrebbe insegnare che correre dietro alle emergenze è cosa dura e chi ha un ruolo d’indirizzo politico ha adesso il dovere, proprio al fine di non inseguire gli eventi sui tanti fronti aperti e critici che attanagliano il mondo della scuola, di saper pianificare e realizzare tutta una serie di programmi mirati. .