Un epilogo drammatico per una struttura, nata con il supporto di denaro pubblico, che, nonostante i vari passaggi societari, ha viaggiato tra successi, contraddizioni e, oggi, fallimenti.
Stiamo parlando della Gemelli Molise SpA, messa in vendita per una cifra che si aggira tra i 35-40 milioni di euro, che ha già sei compratori eccellenti, i quali hanno presentatole loro offerte, contenute nelle buste oggi in apertura.
Una situazione piena zeppa di perché e per come, con il ruolo assai passivo della Regione Molise, tagliata fuori dal tutto, e con le preoccupazioni immense dei dipendenti e dei pazienti.
Intanto dal Cobas Pubblico Impiego, il Sindacato, che con i suoi90iscritti tra i dipendenti è quello maggiormente rappresentato nella struttura di Campobasso, arrivano critiche al vetriolo, proprio sul fronte della mancanza assoluta di qualunque garanzia al mantenimento del livello occupazionale.
Scrivono, molto concretamente, di propositi non palesati nelle riunioni, dove si viaggia senza un progetto, senza alcuna mission aziendale, proprio perché non si conosce la nuova proprietà, che, qualunque essa sia, sarà, naturalmente, posizionata sulla direzione del profitto.
Una storia, dunque, difficilissima, che è solo all’inizio, con la tutela della salute che se ne andrà a benedire e con prospettive sicuramente negative per la cura dei pazienti e quel bene comune che sembra non interessare più nessuno, Istituzioni compreso.