Siamo tutti preoccupati, il bollettino serale e quotidiano dei contagi da virus Covid 19 ci offre alla debolezza di un’ansia senza precedenti, mettendoci a confronto di numeri sempre in crescita e di un timore che ormai regna dentro ogni persona.
Scordiamo però che nel nostro Molise esiste, da anni, una piaga che procede invincibile e forte, piegando perfino la fisicità e l’energia dei giovani.
Parliamo del cancro, tra i protagonisti principali della scomparsa prematura di tanti molisani, spesso residenti in alcuni Comuni particolari, come quelli della costa, Guglionesi, Termoli e, chi più chi meno, tutti gli altri.
Il cancro, questa malattia subdola e scaltra e terribile, che ti porta via, spesso in sofferenza, in pochi giorni o mesi oppure lascia in vita per qualche anno, ma in uno stato che vede una persona consumarsi momento per momento.
Avviene in una Regione dove se ne parla solo e soltanto quando si arriva ad un altro decesso, quando si raccontano gli ultimi dolori e le ultime sofferenze.
Una disattenzione quasi totale, dove, tolti pochi illuminati punti di vicinanza, sembra ci si sia dimenticato di agire, di trovare un impegno importante per le cure ed anche per i percorsi che alleviano ogni sofferenza.
Così arriviamo a dover sottolineare il lunghissimo percorso di uno strumento che, nelle opinioni di tutti, dovrebbe essere alla base di ogni elemento di sostegno, perché offre un punto significativo all’intero viaggio terapeutico.
Parliamo del Registro dei Tumori, che sogno era e sogno ancora rimane.