Un’altra vittima innocente sulla fondovalle Trignina. Il Comitato: “ora basta!”

“Ancora morti sulla SS 650 Fondo Valle Trigno. Ilaria Mastroberardino una che credeva nel territorio, una di noi!!!
Ancora una volta la SS 650, strada statale Fondo Valle Trignina che unisce Abruzzo e Molise e rappresenta il corridoio Adriatico/Tirreno di primaria importanza è stato il luogo di un’altra tragedia che poteva rivelarsi anche più grave di quella che è stata”. E’ quanto afferma in una nota il portavoce del Comitato Pro Trignina Abruzzo-Molise Antonio Turdò.

 

“L’incidente avvenuto all’altezza dell’area di servizio del Girasole nei pressi del bivio di Dogliola –  scrive Turdò – ha coinvolto una lavoratrice di Tufillo che tornava dal turno di lavoro in Val di Sangro che probabilmente per un colpo di sonno è andata in collisione contro un autobus dell’ATM che portava gli operai a lavoro.
L’autista onde evitare l’incidente è andato dentro l’area di servizio andando a sbattere a degli autotreni parcheggiati.
Purtroppo la nostra concittadina della vallata, Ilaria Mastroberardino di anni 30, non ce l’ha fatta ed è morta appena giunta in ospedale, lasciando il marito ed un figlio di tre anni, a cui la nostra associazione rivolge sentitissime e personali condoglianze.
Nell’autobus pare ci siano stati circa 10 feriti. Danni consistenti ai mezzi.
Noi siamo solerti ed impegnati ad affermare che questa strada ha bisogno di un intervento strutturale di raddoppio almeno per il tratto che da San Salvo arriva a Salcito, prima che la strada si inerpica verso Civitanova del Sannio e Pietrabbondante, ( visto che oggi dobbiamo dare atto all’Anas di aver fatto nei mesi scorsi vari interventi di miglioramento ed allineamente delle sedi stradali).
Quello che chiediamo in buona sostanza un intervento sistemico che rende la carreggiata con doppia corsia per ogni senso di marcia tanto da diventare la stessa una Strada Statale principale di categoria B(strada extraurbana principale (tipo B): strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico invalicabile, ciascuna con almeno due corsie di marcia e banchina pavimentata a destra, priva di intersezioni a raso, con accessi alle proprietà laterali coordinati contraddistinta dagli appositi segnali di inizio e fine, riservata alla circolazione di talune categorie di veicoli a motore; per eventuali altre categorie di utenti devono essere previsti opportuni spazi. Deve essere attrezzata con apposite aree di servizio, che comprendano spazi per la sosta, con accessi dotati di corsie di decelerazione e di accelerazione).
Per poter fare questo dobbiamo essere uniti tutti, il territorio della Vallata, noi automobilisti e le forze politiche, cerchiamo di non rendere vana ed inutile quest’altra morte.”

 

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