Si torna a parlare della Biblioteca Albino, la struttura culturale che, nonostante vacui proclami e vuote promesse, non ha mai ritrovato la dignità della sua riapertura.
Un luogo assai significativo del nostro Molise, sacrificato a causa di decisioni impopolari ed ambigue, consegnato alle cure ministeriali, ma di fatto sottratto alla sua funzione di fruizione pubblica.
Ora se ne riparla, per merito dei consiglieri comunali del gruppo della lega al comune di Campobasso, che hanno presentato una mozione specifica che richiede un impegno straordinario di Sindaco e Giunta per la completa riapertura.
La mozione è stata considerata da tutti i Consiglieri comunali meritevole di attenzione ed è stata quindi approvata all’unanimità, aggiungendosi di fatto a tutti i solleciti che sono stati inoltrati dalle istituzioni al Ministro Franceschini, ma anche quelli dei moltissimi cittadini che hanno segnalato le brutture della cancellazione dei luoghi della Cultura.
La conclusione è affidata all’Assessore alla Cultura, Paola Felice, che ha letteralmente affermato:
“A giugno il Segretario generale del Mibact, Salvatore Nastasi, ci ha comunicato che si stava procedendo alla ricollocazione della biblioteca dalla Direzione Generale del Polo Museale a quella delle Biblioteche e quindi nel ramo di sua pertinenza. Questa ricollocazione doveva permettere un più naturale ed agevole disbrigo di una serie di pratiche per riprendere celermente le attività di verifica sismica della struttura dell’Albino, interrotte a causa del Covid-19, e procedere così al successivo affidamento dei lavori, le cui procedure di gara, ci è stato detto, sono tutte espletate. Come Amministrazione siamo favorevoli a quanto proposto e votato oggi con questa mozione dal Consiglio Comunale che rafforza le richieste della intera comunità” .