Aumentare il numero delle forze dell’ordine e di magistrati per porre un argine al dilagare della malavita organizzata.
Le riduzioni di presìdi come i Tribunali negli anni scorsi non hanno prodotto i risultati sperati, anzi le realtà della Penisola dove si sono verificati questi tagli hanno pagato dazio e mafia, ndrangheta e camorra hanno allungato i propri tentacoli con la complicità degli organi politici, amministrativi e imprenditoriali locali.
Per sopravvivere il Molise ha invece bisogno dei Tribunali minori come a Larino ed Isernia dove i numeri di avvocati sono sotto organico. La loro cancellazione da un lato non risolverebbe le difficoltà della giustizia italiana, dall’altro aprirebbe definitivamente le porte alle organizzazioni malavitose dalla Campania e dalla Puglia. 2 contesti molto vicini geograficamente e culturalmente al Molise. Un rischio di soppressione che toccherebbe anche i Palazzi di Giustizia chietini di Lanciano e Vasto.
La difesa della legalità, democrazia e autonomia regionale – il parere di Sinistra Italiana – non può essere messa da parte a causa di valutazioni che non tengono conto delle condizioni sociali, economiche ed infrastrutturali di Molise e del Basso Abruzzo e della necessità di mantenere vive le comunità attraverso la presenza dello Stato.