Causa le alte temperature climatiche esterne, l’adesione dei cittadini alla campagna vaccinale in questa prima parte dell’inverno è partita in ritardo.
Ad ogni modo i medici invitano coloro i quali ancora non hanno effettuato l’antinfluenzale ad immunizzarsi in questo mese di mese di gennaio contro una patologia che non è esente da rischio per la salute delle persone. A parere degli esperti, infatti, pur se in ritardo, non è un problema vaccinarsi anche a epidemia già iniziata, al fine di controllare i possibili effetti negativi dell’influenza stagionale che ha lasciato a letto milioni di italiani nelle ultime festività di fine anno.
I dati dei contagi, in tutto il Paese, sono in crescita per raggiungere la punta massima nella seconda metà di gennaio. L’influenza e la polmonite sono classificate tra le prime 10 principali cause di morte in Italia e per queste ragioni i medici invitano non solo le persone fragili, i malati cronici e quelli avanti negli anni, ma anche i più giovani alla vaccinazione annuale. Una prevenzione per se stessi e per gli altri da non sottovalutare soprattutto per coloro i quali frequentano assiduamente luoghi chiusi con scarso ricambio di ossigeno.