Rifiuti gettati a terra, scarti edili, vegetazione rigogliosa: un quadro desolante avvolge l’area commerciale alla periferia sud di Termoli, quella per intenderci di via dei Lecci. Nonostante da maggio una ordinanza di bonifica indirizzata ai titolari delle aree in questione, tutto a distanza di 3 mesi è rimasto immutato.
Una periferia in stato di abbandono che coinvolge anche l’ex hotel Rosa dei Venti. L’ingresso dell’albergo è stato sbarrato, ma il resto del quartiere con gli scheletri di capannoni artigianali sono rimasti alla mercè di chiunque voglia visitarli.
Una discarica a cielo aperto sulla quale l’amministrazione del primo cittadino Francesco Roberti farebbe bene ad intervenire nuovamente per evitare altri spiacevoli incidenti di cronaca come accaduto in passato. Agli inizi del mese di marzo, prima dell’isolamento forzato per la diffusione del Covid, esperti dell’Arpa avevano relazionato due aree adibite a rifiuti tossici e pericolosi contenenti probabilmente anche lastre di eternit d’amianto, oltre che di pneumatici d’auto, mattoni e materassi.
L’ordinanza da Palazzo Sant’Antonio ha diffidato i 7 privati a recuperare e smaltire i rifiuti e a provvedere alla recinzione di via dei Lecci, ma finora sono state solo parole al vento. A ciò bisogna aggiungere la mancanza di marciapiedi e di illuminazione pubblica non più tollerabile.