Pochi molisani lo sanno, ma dallo scorso anno, nel territorio di San Giuliano del Sannio, a pochi chilometri dal capoluogo di regione, esiste un cantiere di scavi archeologici, attivati dalla dottoressa Fulvia Maria Ciliberto, Professore Associato di Archeologia e Storia dell’Arte Greca e Romana presso Università degli Studi del Molise nel Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione.
L’area interessata dagli scavi è quella relativa alla Villa dei Nerazi, che si ritiene essere appartenuta ad una delle famiglie più importanti di Sepino e che ha già restituito numerosi ed importanti reperti, che insieme a quelli che devono ancora tornare alla luce, dovranno, nel progetto, formare la dotazione complessiva di un Museo specifico, da rendere concreto nel Comune di San Giuliano del Sannio.
L’iniziativa è di quelle assolutamente importanti per la Storia del Molise, ma va anche oltre le aspettative culturali, ponendosi l’obiettivo di costruire una significativa attenzione destinata sia alle occasioni di studio, ma anche al turismo.
Dunque a caduta potranno stimolare un indotto almeno soddisfacente per le persone del luogo, giovani soprattutto, che potranno trovare lavoro nei campi dei servizi turistici e dell’accoglienza.
Intanto la professoressa Ciliberto chiede un qualche sostegno per reperire le risorse necessarie a dare continuità agli scavi, sostegno assolutamente necessario, vista la penuria di risorse messe a disposizione dei percorsi culturali.
L’opera di sostegno può essere attivata attraverso “Produzioni dal Basso”, che di fatto è una Banca Popolare Etica con sede anche ad Isernia, la quale attraverso il suo sito internet, nella parte dedicata agli scavi di san Giuliano del Sannio, provvede a rendere attiva e disponibile ogni donazione, a che si possa provvedere all’avvio dei lavori per la nuova campagna di scavi, prevista per il 13 maggio
