Ancora una storia di violenza e di sopraffazione ai danni di una giovane donna di 20 anni.
Tutto è accaduto nella notte di Capodanno, quando a Campobasso, dopo la serata in discoteca, una comitiva di amici provenienti da un paese dell’hinterland della città, decide di recarsi in una nota pasticceria per la classica colazione di inizio d’anno.
La ragazza sale in auto insieme al suo accompagnatore ed autista, il suo migliore amico, che conosce e frequenta fin dalla prima infanzia.
Con gli altri, intanto, si danno appuntamento nel bar-pasticceria scelto e situato dalle parti di Via Monsignor Bologna..
L’amico, invece di prendere la strada per il centro di Campobasso,, trova il modo di appartarsi dalle parti della zona industriale, in una delle stradine che sono poste nei territori di confine con Ripalimosani.
Ignorando le proteste della ragazza, che non certo si aspetta le azioni successive, il giovane continua nel suo proposito, che mette in atto non appena raggiunge un punto a suo parere adeguato all’uso della violenza sulla sua amica.
Le usa violenza senza alcun pudore e molto sfrontatamente, una violenza perpetrata ai danni di una donna minuta che non riesce ad opporsi adeguatamente all’ignobile atto, un atto che si consuma per almeno una mezzora.
Alla fine l’uomo, senza alcun moto di pentimento, la riaccompagna a casa, dove lei, disperata e piangente, racconta tutto ai suoi genitori, allarmati dal suo stato complessivo.
Subito si recano all’Ospedale Cardarelli, dove i medici del Pronto soccorso certificano l’avvenuta violenza, producendo referto sugli evidenti segni riscontrati sul corpo della ragazza, le varie lesioni fisiche e il suo stato di protrazione complessivo.
Naturalmente scatta subito la denuncia, con gli uomini della Squadra Mobile della Polizia di Stato che provvedono subito al sequestro dell’auto, e degli abiti indossati dai due, aprendo prontamente le indagini.
A questo punto con la convalida, da parte del magistrato, delle misure messe in atto dalla Squadra Mobile, l’uomo è ufficialmente indagato con l’accusa di stupro,mentre la ragazza resta ancora sotto shock per essere stata, suo malgrado, vittima di una violenza che non si sarebbe mai aspettata da quello che considerava un amico, il migliore di tutti.