Troppe vertenze di lavoro aperte e pericolo dalla fauna selvatica

Sono centinaia i lavoratori e le loro famiglie che vivono stati di enorme preoccupazione a causa delle difficoltà lavorative, dovute o a vertenze, da anni ancora aperte, oppure a nuovi scenari di Imprese che presuppongono tagli di personale. 

Una situazione difficile se pensiamo alle maestranze della ex Gam, da anni con l’obolo della Cassa Integrazione e senza un minimo sogno di ritorno in produzione, oppure a quelli della Stellantis, la nuova Fiat, che non sanno se rientrano o meno nei propositi dei tagli comunque annunciati a causa dell’innovazione tecnologica. 

Naturalmente senza tralasciare la Unilever di Pozzilli e tutti quegli Operatori socio-sanitari a partita iva, che dopo aver dato l’anima nel corso della pandemia, sono stati buttati fuori dal lavoro senza un minimo scrupolo e senza alcun rimorso su un atto disastroso per tutti loro, perlopiù giovani con famiglie altrettanto giovani. 

A  questo si aggiunge la preoccupazione, ultimora, dei dipendenti della Gemelli Molise, che essendo in vendita, si pone in un punto interrogativo circa la  garanzia del mantenimento del livello occupazionale. 

E’ questo lo scenario che fa da fondo dell’impegno del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Vittorio Nola, che aveva chiesto la convocazione urgentissima della Seconda Commissione consiliare, quella che si occupa di Sviluppo Economico e che è presieduta da Michele Iorio. 

Nola scrive che ci sono molte proposte da mettere al vaglio e molte azioni da mettere in campo per salvare almeno il salvabile ed arginare, in tempo, i problemi che sembra stiano arrivando. 

In questo, sottolinea, la mancata convocazione è un fatto grave, che mostra come il consigliere Iorio faccia una sorta di doppio gioco, essendo critico, a parole, con il Presidente Toma e però negli atti ne favorisce i percorsi. 

Nola, nel contempo, interviene anche sul fatto che ci sarebbe da mettere a punto un Piano di contenimento della fauna selvatica, quegli ungulati che ormai stanno prendendo piede anche nei centri abitati, perfino a Campobasso,  a due passi dalla sede del Consiglio Regionale. 

Una emergenza che richiede un intervento immediato, per i pericoli per le persone, ma anche per i danni arrecati all’agricoltura e dunque a parte delle economie molisane. 

 

Comments are closed.