Vivere con cura: domani a Campobasso Nicoletta Radatta e “Il mondo nel piatto”

Salute, ambiente e diritti: l’educazione alimentare integrale per conoscere gli aspetti nascosti legati al mondo del cibo che finisce quotidianamente nei nostri piatti.

È questo il tema dell’incontro “Il mondo nel piatto”, a cura di Nicoletta Radatta, che si terrà venerdì 4 novembre, alle ore 18.15, presso la BiblioMediaTeca Comunale in via Roma (ex Scuola D’Ovidio) nell’ambito della rassegna “Vivere con cura” promossa dal Comune di Campobasso e inserita nel calendario delle iniziative di “Novembre in Città”, redatto dall’assessorato alla Cultura del Comune di Campobasso.

La transizione ecologica dei sistemi alimentari è un tassello fondamentale per ridurre il riscaldamento globale e mitigare il cambiamento climatico; l’agricoltura industriale e l’allevamento intensivo rappresentano infatti il secondo settore più inquinante in termini di emissioni climalteranti.

“Per questo c’è bisogno di consapevolezza di cosa davvero si mette a tavola per poter concretamente ridurre l’impronta ecologica delle filiere alimentari ed incentivare sistemi maggiormente sostenibili e capaci di preservare l’ambiente e la biodiversità. – ha detto l’assessore all’Ambiente, Simone Cretella – Ma non vanno dimenticati gli aspetti sociali legati alla produzione alimentare: interi popoli e territori, spesso del sud del mondo, vengono sfruttati dalla produzione intensiva e globalizzata di cibo mercificato senza alcuna garanzia di equità nei confronti di chi coltiva i nostri alimenti.”

Al cibo che finisce nei nostri piatti è anche strettamente connessa la nostra salute: obesità, sovrappeso, diabete e malattie cardiovascolari sono dipendenti dalla cattiva alimentazione, ricca di prodotti ultra processati imbottiti di grassi, zuccheri e additivi di ogni specie nocivi per la salute.

“L’obiettivo dell’incontro di venerdì 4 novembre in BiblioMediaTeca Comunale – ha sottolineato Cretella – è quindi quello di stimolare la conoscenza di tutti i risvolti sociali, ambientali ed economici che dipendono direttamente da cosa mettiamo quotidianamente nei nostri carrelli della spesa e stimolare una conversione diffusa verso modelli di consumo maggiormente critici e sostenibili da cui generare benefici per la nostra salute e per quella del pianeta.”